Diversi anni dedicati alla ricerca e pratica nel trapianto del cane, anni di speranza e di studi da parte di innumerevoli ricercatori e medici chirurghi, la speranza di numerosi pazienti e relativi proprietari dei piccoli amici 4zampe: ad oggi si possono tirare le somme attraverso uno studio retrospettivo che ha valutato l'esito clinico del trapianto renale nel cane determinandone i fattori predittivi. Attraverso l'analisi di 26 cartelle cliniche appartenenti a pazienti sottoposti a trapianto renale nel corso di 12 anni.
La sopravvivenza era di 24 giorni con una probabilità di sopravvivenza a 15 giorni del 50% e una probabilità di sopravvivenza a 100 giorni del 36%.
La causa di morte era attribuita a malattia tromboembolica in 8 cani, infezione in 6 cani e rigetto in 1 cane. L'unico fattore significativamente associato a una maggior probabilità di morte era l'età più avanzata al momento della chirurgia.
Così, ad oggi, i risultati non sono soddisfacenti: il trapianto renale nel cane è associato a morbilità e mortalità elevate, osservano gli autori, e l'età crescente del ricevente è negativamente associata all'esito. Le complicazioni di natura tromboembolica sono un'importante causa di morte nell'immediato periodo postoperatorio e protocolli anticoagulanti efficaci potrebbero migliorare notevolmente la sopravvivenza in futuro.
Non ci resta dunque che attendere nel tempo lo sviluppo degli studi, della ricerca e di conseguenza l'introduzione di nuovi protocolli operatori che possano portare ai risultati sperati.
Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed o alla newsletter per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti di TGPET.net.
Lascia un commento per dire la tua o per chiedere informazioni
Commenti
Dott.ssa Daniela Ferrari
www.clinicaborgarello.it
Posta un commento