La piccola meticcia Honey non sempre era contenta di essere coinvolta nelle mie iniziative, di percorrere salite impegnative e di adattarsi a temperature rigide come si possono trovare durante l’inverno in escursioni che raggiungono i 2000 m di altitudine.
La mattina della domenica la trovavo nascosta sotto i letti o mi guardava con un che di interrogativo nello sguardo, forse chiedendomi: “dove mi porti oggi??? Quanto mi farai camminare?? Quanto freddo farà??”
Ma da quando si esce con Nilak, l’husky di Matteo (che per sua natura sente la necessità di sfogarsi e percorrere lunghe distanze e che sta benissimo quando la temperatura è un po’ più rigida) Honey sembra aver tirato fuori l’orgoglio da cagnolino avventuriero ed impavido e, quando la mattina vede in giro per casa l’attrezzatura per la montagna e lo zaino, non si nasconde più cercando di essere dimenticata a casa, ma si affretta a seguirmi.
Così anche questo fine settimana si parte, è pieno inverno, il mese di gennaio è appena iniziato, ed il nostro obiettivo è percorrere un itinerario invernale che tocca le principali cime della Val di Bove ad esclusione della Croce, interdetta per via dei camosci. In questa zona è infatti vietato il passaggio per garantire la tranquillità a questi stupendi animali: forse l’interdizione nel periodo invernale è esageratamente restrittiva, infatti di persone se ne incontrano veramente molto poche, ma noi rispettiamo il loro ecosistema e stiamo attenti a non violare il confine di quella zona.
Da Frontignano, per la bella e raccolta Val di Bove, saliamo quindi la splendida e rocciosa cresta Nord-Ovest del Bicco, poi in successione le creste del Bove Sud e del Bove Nord e ridiscendiamo nella Val di Bove, chiudendo l'anello del massiccio. A scriverlo sembra semplice, ma occorre passare sia su piccole rocce non coperte da neve, sia in zone dove gli strati di ghiaccio coprono tutto e rendono la salita pericolosa, i passaggi impervi ed il suolo molto più scivoloso.
I cani però, con le loro 4 zampe, riescono meglio del previsto e ci seguono senza eccessivi problemi ed anche Honey, che sembra sempre un po’ più titubante a lasciare il divano di casa, oggi scorrazza agilmente sulle roccette di questa bellissima cresta.
Il panorama è stupendo, tanto che anche Nilak e Honey vengono catturati dallo spettacolo che ci si para davanti: il mondo è sotto di noi, lontano e nascosto in parte da morbide nuvole. Ci stupiamo ogni volta nell’osservare i nostri cani con lo sguardo perso nell’orizzonte, catturati dalla forza e dalla bellezza della natura, così magnetica da coinvolgere e toccare ogni animo.
Beatrice Tasso – il suo cane Honey
Matteo Pallotto – il suo cane Nilak
CONTINUANO, LA PROSSIMA SETTIMANA, LE AVVENTURE DEI NOSTRI CARI AMICI: NON PERDETELE!
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