Riprendiamo il cammino con in testa la prima regola della Montagna: se hai freddo , muoviti!
Prestiamo molta attenzione a dove poggiare i ramponi e dove infilare la punta della picca sulla lunga e affilata linea di cresta sormontata dalle cornici di neve, la poca luce rende ancora più spaventosi i precipizi che si aprono ai nostri lati.
Anche i cani camminano accanto a noi senza distrarsi e senza giocare, infreddoliti e incapaci di valutare bene a loro volta i pendii che ci circondano, si affidano alla nostra giuda e ci seguono calpestando le nostre stesse orme.
Poi finalmente il cielo si tinge di rosso e il Monte Acuto sembra un'immensa duna di sabbia. Una falce di fuoco illumina la cresta del Monte Rotondo, è l'alba di un Nuovo Anno.
Rimaniamo un bel pò rapiti dalla meraviglia, le emozioni superano di gran lunga il freddo e la stanchezza, una sensazione difficile da descrivere a parole.
Per le condizioni della neve ci rendiamo conto che arrivare alla Priora sarebbe stato veramente duro, restiamo un altro po’ a riscaldarci ai primi tiepidi raggi del sole, mangiamo qualcosa e decidiamo di riprendere la strada del ritorno con la gioia nel cuore.
Con la luce che sopraggiunge e dopo aver divorato la loro razione di cibo, i cani sembrano rinati ed ora giocano sulla strada del ritorno, quasi senza capire che è lo stesso percorso che prima incuteva così tanta paura.
Beatrice Tasso – il suo cane Honey
Matteo Pallotto – il suo cane Nilak
UN’ALTRA AVVENTURA DEI NOSTRI AMICI VI ASPETTA LA SETTIMANA PROSSIMA!
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