Passa ai contenuti principali

Codice a barre per zebre

Negli studi sui grandi mammiferi che vivono in branchi, occorre che ogni animale sia ben distinguibile dagli altri; fino ad ieri i ricercatori arrivavano ad assegnare nomi, ma la maggior parte si accontentava di una sigla alfanumerica.

zebra
Il fatto è che questa non è un impresa facile se dobbiamo principalmente basarci su foto o video. Non si può pretendere da ogni ricercatore una sensibilità tale da riconoscere a colpo d’occhio un animale da un altro e più il branco è numeroso più le cose si complicano.

Da oggi i ricercatori hanno a disposizione un nuovo metodo per seguire gli spostamenti delle zebre: puntare la fotocamera e scattare. Possono infatti identificarle usando le strisce bianche come una sorta di codice a barre. Basta scattare la foto di una zebra e caricarla sul computer con StripeSpotter, un software messo a punto dalla University of Illinois e dalla Princeton University.
Sullo schermo si mette a fuoco il fianco delle zebre, e ciascuna striscia viene scomposta in linee verticali di pixel: ogni combinazione è unica, come lo sono per noi le impronte digitali. Una volta che il “codice a barre” di un animale è presente nel database, il programma saprà riconoscerlo in una qualsiasi altra foto, con una precisione prima impensabile. Interrogando un database, è poi possibile sapere se la zebra sullo schermo è già stata identificata o se è una nuova conoscenza. StripeSpotter è stato utilizzato per riconoscere zebre di Grévy e zebre comuni, e ora viene testato su tigri e giraffe.

Eccovi riportato un esempio di foto e il suo codice a barre identificativo.

zebra codice                    codice zebra

Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed o alla newsletter per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti di TGPET.net.
Lascia un commento per dire la tua o per chiedere informazioni

Commenti

Post popolari in questo blog

Mese della prevenzione dentale

Anche nel 2012 ritorna il mese della prevenzione dentale per cani e gatti. Animals’ Company srl, negozio di articoli per animali in Moncalieri e il suo e-commerce www.animalstore.it sono lieti di regalare al tuo cane od al tuo gatto una visita dentale od un consulto odontoiatrico gratuito presso la Clinica Veterinaria Borgarello nelle sue sedi di Moncalieri, Pino Torinese e Santena oppure un consulto on-line. L’igiene orale è un aspetto molto importante per i tuoi animali e Noi vogliamo darti una mano a non sottovalutarlo. Quest’anno l’offerta di ANIMALS’ COMPANY srl si triplica e puoi ottenere per il tuo cane e/o gatto: Una visita dentistica presso una delle sedi della Clinica Veterinaria Borgarello: - Moncalieri, Strada Genova 174 - 0116471100 - Pino Torinese, Via Roma 44 - 011843044 - Santena, Via Cavour 68 - 0119491754 Per chi non è della zona? Si può avere un consulto odontoiatrico  gratuito  inviando le domande e la documentazione a info@clinicabo

I valori chimici ideali per l’acquario e gli acquari biotopo

  Una volta che vi sarete fatti un’idea sui pesci che avete intenzione di ospitare, è bene sapere che l’acqua del vostro acquario potrebbe essere di due tipi: acqua tenera e acqua mediamente dura. Effettuate i test con le apposite provette e , in base al risultato ed ai pesci da voi scelti, potrete modificare la durezza dell’acqua con specifici prodotti presenti in commercio. I valori tipici di un’acqua tenera sono: PH 6.5 KH 3°/5° GH 6°/10° I valori tipici di un’acqua dura sono: PH 7.5 KH 6°/10° GH 12°/20° Acquari biotopo Illustrerò qui di seguito tre esempi di acquari biotopo: questi tipi di acquario hanno un aspetto particolarmente esotico, ma sono facili da gestire. Acquario biotopo ASIA I pesci che popolano l’acquario asiatico vivono in stagni e corsi d’acqua a flusso lento e poveri d’ossigeno, è per questo motivo che respirano aria atmosferica. Questi pesci hanno forme particolari e colori molto vivaci. Ecco un esempio di come potreste riempire

Il Rottweiler

Con piacere riportiamo il punto di vista di puppyschool.it sulla razza Rottweiler un cane di tutti ma non per tutti. L'origine di questa razza risale al XIII secolo quando Marco Polo descrisse per la prima volta i mastini del Tibet, da cui discenderebbero i Rottweiler. I mastini del Tibet venivano utilizzati come guardiani degli accampamenti militari dagli antichi Romani: le legioni romane sarebbero giunte, insieme ai mastini, fino in Germania e più precisamente a Rottweil,nel Wurtemberg. In questo luogo i mastini si incrociarono man mano con i cani da bestiame locali, fino a produrre la razza che oggi conosciamo con il nome di Rottweiler. Con il passare del tempo la cittadina di Rottweil crebbe dal punto di vista commerciale; i macellai e gli allevatori notarono l'intelligenza e l'astuzia di questi cani e decisero di iniziare ad addestrarli a condurre i bovini ai mercati. Attorno al 1900 la legge vietò il trasporto del bestiame su strada e dunque il Rottweiler