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Cani cattivi o cattivi proprietari

Il luogo comune ‘non esistono cattivi cani, ma solo cattivi proprietari’ può indurre molti a sentirsi incapaci e inadeguati nel gestire e educare il proprio animale. Il rischio è che le persone provino imbarazzo o addirittura vergogna nel chiedere aiuto qualora si trovino di fronte a comportamenti problematici: esistono, invece, frangenti in cui il “cattivo comportamento” non deriva da una sbagliata gestione. Un classico esempio è rappresentato dai cani che, per varie vicissitudini, hanno trascorso il primo periodo di vita in un ambiente senza i necessari stimoli e senza la possibilità di socializzare con diversi tipi di persone e/o animali; anche stimolazioni eccessive e precoci possono essere altresì dannose. Per esempio cuccioli che hanno passato i primi mesi in un ambiente stressante, con troppo rumore, sottoposti a manipolazioni traumatiche, possono diventare adulti instabili che si spaventano facilmente o reagiscono in maniera eccessiva nelle diverse situazioni.

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Eventi traumatici precoci come malattie, incidenti o il distacco dalla madre e dalla cucciolata influiscono sul normale sviluppo caratteriale del cane. Cuccioli nati da madri con un comportamento problematico, troppo timide o aggressive, possono sviluppare precocemente reazioni di paura nei confronti degli estranei. Di questo non è responsabile chi adotta il cucciolo, ma piuttosto chi fa riprodurre animali instabili, paurosi o eccessivamente reattivi.

Non tutti i cani sono uguali e informarsi sulle caratteristiche fisiche e comportamentali dell'animale che si vuole adottare è importante, soprattutto per capire se siamo in grado di far fronte ai suoi bisogni. Alcuni cani sono maggiormente impegnativi di altri in termini di necessità di stimolazione, esercizio, cura e gestione in generale. Il dovere di un proprietario responsabile è informarsi non solo sulle esigenze fisiche ma anche sulle caratteristiche comportamentali del cane che vuole adottare.

Abbiamo elencato alcuni fattori importanti che influiscono sul comportamento e non dipendono da come il cane viene educato: la socializzazione precoce, le esperienze precoci, l’influenza del comportamento della madre, il benessere fisico. Vi è un altro fattore che non dipende da come il cane viene educato: le sue caratteristiche genetiche. Alcune caratteristiche comportamentali vengono selezionate di proposito e nonostante sia vietata ‘qualsiasi operazione di selezione o incrocio di cani allo scopo di svilupparne l’aggressività’, questo fattore può esistere e deve essere preso in considerazione quando si sceglie un cane. In generale ricordate che cuccioli nati da genitori tranquilli e socievoli e cresciuti in un ambiente stimolante e vario diventeranno più facilmente adulti equilibrati.

Il comportamento del cane è frutto di una combinazione di diversi fattori e alcuni dei quali possono non dipendere da come il cane viene educato e gestito. Per questo non dovete esitare a chiedere aiuto e, soprattutto, non dovete sentirvi colpevoli se il vostro cane non si comporta bene: affrontate il problema rivolgendovi immediatamente al vostro veterinario di fiducia.

Se vuoi leggere gli altri articoli: link articoli precedenti.

Torneremo lunedì prossimo con un nuovo argomento.

A cura di Silvana Cavaglià e della Clinica Borgarello

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