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La comunicazione tra uomo e cane

I cani per comunicare si avvalgono di tre canali principali: l’olfatto, l’udito e la vista. Ciascuno di questi sensi ha caratteristiche peculiari negli animali che, pertanto, li utilizzano in maniera differente dall'uomo. Patentino-cani9

Per quanto riguarda la comunicazione  uomo-cane, questi ultimi si avvalgono principalmente delle posture con noi, ma anche tra loro: la posizione delle orecchie, della coda, lo sguardo hanno molti e differenti significati.

Una comunicazione efficace è fondamentale per stabilire e mantenere una relazione stabile anche tra cane e uomo. Per evitare di interpretare i segnali comunicativi dei cani usando solo parametri propri della comunicazione umana è molto importante che l’uomo impari a riconoscere ed interpretare il linguaggio dei cani. I sistemi sociali delle due specie si assomigliano molto e ciò porta ad avere un elevato numero di segnali similari; anche se questo da un lato facilita, talvolta crea delle incomprensioni perché “simile” non vuol dire “uguale”.

E' innanzitutto indispensabile da parte del proprietario una certa coerenza e costanza sia nei comportamenti che nell’uso delle parole (importanti anch'esse!) rivolte al proprio animale Ovviamente il cane non comprenderà il significato della singola parola, ma percepisce il tono e il contesto in cui il segnale viene emesso: evitare perciò segnali discordanti e utilizzare sempre le stesse parole quando si chiede al cane di fare qualcosa. Ad esempio se per far stare fermo il cane usiamo ogni volta parole diverse (“resta!”, “stai!”, “fermo!”, “stop!”) creiamo confusione e l'animale non riuscirà così ad associare il suono di quella parola al comportamento richiesto. Per questo motivo tutti i membri della famiglia devono utilizzare gli stessi segnali comunicativi e rispondere in maniera coerente ai comportamenti del proprio amico a quattro zampe. Non dimentichiamo che i cani sono abilissimi nell’usare e osservare il linguaggio del corpo proprio perché è uno dei fondamenti della loro comunicazione intraspecifica. Noi, invece, solitamente prestiamo poca attenzione al linguaggio del nostro corpo e, inconsapevolmente, possiamo trasmettere segnali incoerenti rendendo inefficace o difficile comprendersi.

Riportiamo uno schema utile per comunicare attraverso il nostro corpo con il cane.

Posizione del busto

- inclinata in avanti (approccio dominante e minaccioso: da evitare)

- verticale (neutra: OK)

- inclinata indietro (approccio sottomesso: da evitare)

Traiettoria di avvicinamento al cane

- diretta verso testa o fianco del cane (approccio dominante e minaccioso: da evitare)

- indiretta, aggirando il cane e avvicinandosi a lui posteriormente (approccio amichevole: OK)

Lo sguardo: direzione e persistenza

- diretto verso gli occhi del cane (provocazione al combattimento: da evitare)

- diretto verso la groppa (sguardo del dominante: da usare solo se necessario)

- continuo (approccio dominante o invito al combattimento: da evitare)

- interrotto (tregua o sottomissione o amichevole: OK)

Nel prossimo articolo vi racconteremo nel dettaglio la comunicazione olfattiva.

Se vuoi leggere gli altri articoli: link articoli precedenti.

Torneremo lunedì prossimo con un nuovo argomento.

A cura di Silvana Cavaglià e della Clinica Borgarello

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