Il benessere fisico e quello psicologico non possono essere separati: oltre che di nutrimento e di cure sanitarie adeguate, i cani hanno bisogno di stimolazione fisica e mentale.
Per questo i cuccioli devono fare esperienze in diverse situazioni, con altri cani e con diversi tipi di persone e da adulti devono avere la possibilità di muoversi, esplorare e socializzare.
Le esigenze possono essere diverse nei singoli individui e, talvolta, in parte prevedibili: un cane selezionato per razza ad essere molto attivo , avrà maggior bisogno di esser intrattenuto e di esercizio fisico.
Una stimolazione adeguata non soddisfa soltanto un'esigenza fisica e mentale del cane, ma costituisce anche la miglior forma di prevenzione dei problemi comportamentali ed uno strumento fondamentale per imparare ad adattarsi facilmente alle diverse situazioni.
Il progressivo miglioramento della qualità della vita, soprattutto nelle società complesse come quelle dei Paesi industrializzati, ha accentuato sempre più la tendenza a considerare gli animali non solo come “mezzi di lavoro e di nutrimento”, ma come compagni della propria esistenza, degni di ricevere amore e rispetto.
Il crescente interesse nei loro confronti trova un’ulteriore motivazione in un’organizzazione sociale caratterizzata da nuclei familiari sempre più ridotti e dall’aumento di persone sole che ricevono dai loro amici a quattro zampe sicura soddisfazione del proprio bisogno di affetto e compagnia.
Gli animali d’affezione sono diventati membri a tutti gli effetti delle famiglie che li accolgono, e si son trovati a rivestire un ruolo nuovo e coinvolgente, talvolta addirittura benefico per la salute umana.
L’opinione pubblica ha maturato la consapevolezza che, oltre ad occuparsi delle loro condizioni igieniche e sanitarie, è necessario sviluppare un maggiore rispetto verso tutti quegli aspetti della vita del cane che rientrano sotto il generico nome di “benessere”.
A questa accresciuta attenzione e diversa sensibilità della società nei confronti del mondo animale corrisponde la volontà degli organi di governo di riconoscere agli animali quella dignità di soggetti che hanno conquistato nelle relazioni sociali, ispirandosi più che al concetto di protezione degli animali, a quello di tutela del benessere animale.
Su questa linea si pone l’ accordo siglato lo scorso 6 febbraio, in sede di Conferenza Stato Regioni, tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano (G.U. n.51 del 3/3/2003) e recepito con DPCM 28/2/2003 dal Consiglio dei Ministri (G.U. n.52 del 4/3/2003).
L’accordo definisce alcuni principi fondamentali rivolti a realizzare una maggiore e sempre più corretta interrelazione tra uomo e animali da compagnia, assicurare in ogni circostanza il loro benessere, evitare che siano utilizzati in modo riprovevole e favorire lo sviluppo di una cultura di rispetto per la loro dignità anche nell’ambito delle realtà terapeutiche innovative come la pet-therapy.
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Torneremo lunedì prossimo con un nuovo argomento.
A cura di Silvana Cavaglià e della Clinica Borgarello
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