Oggi proseguiamo il nostro cammino, “verso il patentino” parlando della prima e delicata fase di vita del cane, quella in cui possiamo definirlo a tutti gli effetti: un cucciolo!.
Nel cucciolo esistono dei “periodi critici” che influenzeranno il suo sviluppo sotto l'aspetto “psicologico e sociale”. Per quanto questa fase di vita sia di breve durata, la sua “criticità” deriva dal fatto che gli insegnamenti appresi dureranno tutta la vita.
Si possono schematicamente identificare “momenti”ben definiti nell'accrescimento del cucciolo, primo tra tutti il periodo prenatale. Esso comprende la prima e la seconda settimana di vita, durante le quali la sopravvivenza dei cuccioli dipende completamente dalla madre. Sia il primo respiro che il riflesso perineale (provocato leccando la regione sottostante la coda, per consentire la fuoriuscita di urina e feci) sono stimolati dalla madre. Queste attenzioni, oltre che per la sopravvivenza del cucciolo, sono importanti perchè costituiranno una preparazione per lo sviluppo della classica “posizione di sottomissione” ovvero a pancia all'aria, importante nella comunicazione perchè esprime l'intenzione di arrendersi, inibendo così l'aggressività dell'altro interlocutore canino.
Un cane che da piccolo non ha avuto la possibilità di ricevere questo insegnamento, potrà non essere in grado di attuare una sottomissione passiva, con una conseguente difficoltà di relazione con i suoi simili. In questa fase, inoltre, sono importanti le stimolazioni tattili: il cucciolo deve quindi mantenere il contatto fisico con la madre e i fratelli e dovrebbe anche cominciare ad abituarsi a stimolazioni delicate da parte dell'uomo.
Nella terza quarta settimana di vita si ha il cosiddetto periodo di transizione durante il quale avviene un rapido sviluppo fisico e neurologico, in particolare per quanto riguarda gli organi di senso; il cucciolo comincia a vedere, sentire, esplorare, iniziando a conoscere così il mondo circostante. Molto importante è la presenza della madre e di un ambiente circostante tranquillo ma, allo stesso tempo, stimolante poiché la mamma rappresenta la base sicura da cui allontanarsi temporaneamente per scoprire il mondo tutto intorno.
Dalla quarta alla decima/dodicesima settimana di età si ha il periodo di socializzazione: si tratta del momento più delicato ed importante, quello in cui il cucciolo impara le regole base della vita sociale, grazie alla presenza dei fratelli e della madre, attraverso il gioco sociale e l'esplorazione.
La presenza di altri cuccioli e di cani adulti è fondamentale poiché da loro riceve le risposte più adeguate ai suoi comportamenti, imparando quali sono accettabili e quali no. Per esempio, mentre gioca il cucciolo imparerà a modulare la forza del suo morso in base alle reazioni dei suoi compagni di divertimento ( inibizione del morso). Se ciò non accade, perché separati troppo presto dalla cagna o perché questa non si occupa correttamente dei figli, da adulti questi cani potranno “giocare” con i proprietari o con i propri simili senza modulare la propria forza, provocando in tal modo dolore nel compagno di giochi: se il cane, poi, è di grossa mole, tutto ciò si può tradurre in un comportamento pericoloso per l'uomo e di difficile gestione.
Altri insegnamenti materni, in questa fase, sono il ringhio e il corretto approccio alle fonti di nutrimento (rispettare un ordine gerarchico per accedere al cibo).
Un altro aspetto fondamentale è quello inerente la calma ed il controllo: anche questi atteggiamenti vengono appresi alla madre. Mano a mano che i cuccioli crescono, divengono sempre più intraprendenti ed esigenti e, talvolta, fin troppo insistenti con lei: questa allora, appoggiando la zampa sulla loro schiena ed emettendo un basso ringhio, li porta a fermarsi e controllarsi.
Se ciò non accade, i cuccioli potrebbero diventare adulti iperattivi, altro comportamento molto difficile da gestire per i proprietari.
Nel periodo di socializzazione, poi, il gioco con i fratelli diviene un’attività intensa. Anche se non sembra, è proprio così che imparano tutti i comportamenti e gli atteggiamenti che saranno poi indispensabili da adulti: la monta, la caccia, l’agguato, l’uso della coda, della bocca, etc. Il gioco, si dice, “è palestra di vita” e se manca (cuccioli orfani e/o isolati dai conspecifici) le conseguenze sono, purtroppo, evidenti. Cuccioli svezzati precocemente e allontanati dai fratelli prima della fine di questo periodo, da adulti possono avere problemi di socializzazione con i loro conspecifici. Saranno soggetti troppo “attaccati” alle persone e con difficoltà a giocare con altri cani.
Per questi motivi è importante che il cucciolo faccia numerose esperienze positive in presenza di cani e persone che siano in grado di dare risposte adeguate ai suoi comportamenti.
La presenza della madre è fondamentale fino alle otto settimane di vita; anche se il processo di modulazione delle risposte si perfeziona nei primi mesi. Per aumentare le sue conoscenze e abilità sociali è importante che durante questa fase il cucciolo abbia contatti con diversi tipi di cani e anche di persone ( bambini, donne, uomini, persone di colore, persone diversamente abili).
Continua a leggere il Tgpet, la prossima settimana parleremo dell’”adolescenza”.
Tutti gli articoli riguardanti questo argomento saranno taggati con “patentino” e saranno facilmente ritrovabili nell'indice generale. Alla fine metteremo a disposizione un pratico E-book che conterrà tutto il patentino.
A cura di Silvana Cavaglià e della Clinica Borgarello
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Davide
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