Passa ai contenuti principali

Convivenza tra cani e bambini

La convivenza tra cani e bambini, se gestita correttamente, è una preziosa opportunità. I cani, oltre a diventare compagni di giochi, obbligano il bambino ad imparare le differenze tra noi e gli animali e lo abituano a rapportarsi anche con la gestualità (carezza, contatto, olfatto, calore, movimento).

Ci sono alcune regole generali da seguire per favorire una corretta relazione tra bambini e cani. La prima, e la più importante, è: non lasciare mai il cane da solo con un bambino, anche dopo aver insegnato e ribadito al bambino come comportarsi. I bambini non sono in grado di concentrare l’attenzione su più cose contemporaneamente e possono involontariamente provocare disturbo al cane: per esempio, se il bimbo sta giocando può non accorgersi che il cane è presente e calpestarlo, fargli cadere un oggetto addosso o altri comportamenti per cui l'animale potrebbe avere reazioni di intolleranza.

Patentino-cani27

Qualsiasi segnale negativo verso il bambino è preoccupante (fughe del cane all’arrivo del bimbo, tentativi di sottrarsi, ringhi, possessività su oggetti o sul cibo) e ricordate che un ringhio rappresenta un gesto di aggressione, anche in assenza del morso!..

In generale non siate troppo apprensivi: la risonanza mediatica tende a sopravvalutare il pericolo, a fronte di un limitato numero di episodi veramente incresciosi.

Un’altra regola importante è fare in modo di proteggere il cane da eventi imprevedibili e stressanti legati alla presenza del bambino: state particolarmente attenti che il bimbo non arrivi all’improvviso addosso all’animale mentre questi non se lo aspetta.

I cani, se eccessivamente infastiditi da bambini invadenti, possono allontanarsi o far allontanare il bambino; per loro equivale a insegnare al cucciolo come comportarsi. Se il cane tende ad allontanarsi i rischi sono minori ma bisogna assicurarsi che ne abbia la possibilità, garantendogli un posto sicuro e tranquillo per il riposo. Se un cane tende a ringhiare per mandare via il bambino è più preoccupante: é necessario interrompere il contatto tra i due e, successivamente, prestare maggior attenzione e educare entrambi a stare insieme, premiando gli atteggiamenti tranquilli del nostro amico a quattro zampe.

Ricordatevi che é fondamentale spiegare ai bambini anche come relazionarsi con i cani che incontrano fuori casa: insegniamo al bimbo che prima di avvicinarci per accarezzare e coccolare un cane sconosciuto è importante chiedere sempre il permesso al suo proprietario. Se viene concesso, dobbiamo anche spiegargli come avvicinarci: dovrà farlo con calma, senza correre e gridare e non dovrà mai accarezzarlo sopra la testa. La mano che scende dall'alto sul capo del cane, infatti, può apparire una minaccia e provocare in lui reazioni di paura o aggressività.

E' importante prima farsi annusare la mano dal cane, quindi, se il cane si mostra disponibile, accarezzarlo sotto il muso.

Vediamo anche un altro tipo di manipolazione: l'abbraccio. Molti cani hanno imparato che questo nostro modo di relazionarci è un segnale di affetto, ma nel loro linguaggio l'abbraccio ha un significato di sfida e dominanza. Dovremmo quindi cercare di osservare il nostro cane per assicurarci che non sia infastidito da questo atteggiamento. In generale, però, sarebbe meglio evitarlo con cani che non si conoscono. In questo modo si potrebbero prevenire molti incidenti tra cani e bambini.

Se vuoi leggere gli altri articoli: link articoli precedenti.

Torneremo lunedì prossimo con un nuovo argomento.

A cura di Silvana Cavaglià e della Clinica Borgarello

bottone-animalstore380Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed o alla newsletter per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti di TGPET.net.
Lascia un commento per dire la tua o per chiedere informazioni

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Rottweiler

Con piacere riportiamo il punto di vista di puppyschool.it sulla razza Rottweiler un cane di tutti ma non per tutti. L'origine di questa razza risale al XIII secolo quando Marco Polo descrisse per la prima volta i mastini del Tibet, da cui discenderebbero i Rottweiler. I mastini del Tibet venivano utilizzati come guardiani degli accampamenti militari dagli antichi Romani: le legioni romane sarebbero giunte, insieme ai mastini, fino in Germania e più precisamente a Rottweil,nel Wurtemberg. In questo luogo i mastini si incrociarono man mano con i cani da bestiame locali, fino a produrre la razza che oggi conosciamo con il nome di Rottweiler. Con il passare del tempo la cittadina di Rottweil crebbe dal punto di vista commerciale; i macellai e gli allevatori notarono l'intelligenza e l'astuzia di questi cani e decisero di iniziare ad addestrarli a condurre i bovini ai mercati. Attorno al 1900 la legge vietò il trasporto del bestiame su strada e dunque il Rottweiler ...

Pseudogravidanza della cagna

DI CHE COSA SI TRATTA La pseudogravidanza della cagna conosciuta anche come pseudociesi o gravidanza isterica è considerata come una condizione fisiologica che può manifestarsi nella cagna dopo 1-2 mesi dalla fine del calore. Il sintomo più eclatante è l’aumento di volume delle mammelle che secernono una sostanza biancastra simile al latte. Spesso la cagna in corso di pseudogravidanza si comporta come se si trovasse nel pieno di una gravidanza vera e propria. Infatti diventa protettiva nei confronti di oggetti inanimati, si isola o cerca l’approvazione del proprietario. LE CAUSE Gli ormoni in questo periodo giocano un ruolo fondamentale. Infatti l’insorgenza della pseudogravidanza è causata dall’improvviso aumento del tasso di prolattina in seguito alla caduta del progesterone. Il progesterone prima prepara il tessuto mammario alla secrezione, mentre la prolattina agisce secondariamente determinando la produzione di latte. Qualsiasi abbassame...

La displasia del gomito e dell’anca

Le patologie scheletriche dell’accrescimento comprendono tutte quelle alterazioni o malattie ossee che si manifestano o si sviluppano nel corso del primo anno di vita del nostro cucciolo. Il periodo si può considerare lievemente variabile a seconda della razza del cane.  Generalmente queste patologie hanno una componente genetica e/o ereditaria, che si trasmette dai genitori ai cuccioli. La parte genetica determina il grado di manifestazione della patologia, vuol dire che il cucciolo può presentare completamente il difetto o può presentarlo solo in piccola parte.  Oltre a questa componente, in molte patologie scheletriche esiste anche una importante componente ambientale, questa influenzerà la manifestazione fenotipica della patologia, cioè potrà aumentare o diminuire l’espressione della componente genetica. Molto complicato, ma cerchiamo di chiarire e  facciamo un esempio con la Displasia dell'Anca del Cane : se un cucciolo, nel suo DNA, ha una componente geneti...