Passa ai contenuti principali

Sfatiamo i miti

Il cane è un animale talmente popolare che non mancano aneddoti, credenze e miti riguardanti il suo comportamento. Alcune di questi sono inesatte e, talvolta, creano situazioni pericolose, quindi: diffidate dai miti o, quantomeno, prendeteli come tali!.

Una delle convinzioni più diffuse è che la castrazione nel cane maschio diminuisce sempre l'aggressività: in linea di principio è vero, ma non trattandosi di “matematica”, in alcuni soggetti questo non avviene. Esistono cani maschi con maggiore tendenza, rispetto alla media, ad ingaggiare liti con altri maschi e a dimostrare aggressività per mantenere il possesso di oggetti e cibo. La castrazione può aiutare molto nella gestione di cani che hanno atteggiamenti problematici legati in particolare al comportamento sessuale, come tendenza insistente a montare, a marcare con urina e a ingaggiare liti con altri maschi, ma non sempre risolve laddove si è di fronte ad un cane aggressivo e possessivo.

A livello medico castrazione e sterilizzazione sono buone pratiche nella prevenzione di patologie legate alla sfera riproduttiva e nel ridurre alcuni atteggiamenti “sgraditi” (ad esempio “monte” ripetute ad oggetti e persone): in alcuni casi più “problematici”, l'utilità o meno dell'intervento andrebbe valutata in con l'ausilio di un medico comportamentalista.

Patentino-cani20

Un altro mito da sfatare è l'esistenza di cani per così dire “particolarmente adatti” ai bambini: molti studi effettuati hanno dimostrato che la presenza di un cane in famiglia influisce positivamente sullo sviluppo dei bambini, ma la credenza che ci siano cani che possono essere tranquillamente lasciati soli con i bambini, come se fossero “tate a quattro zampe”, è falsa e pericolosa. I bambini possono essere imprevedibili e non riescono a interpretare i segnali di avvertimento del cane, trattenendolo quando vuole allontanarsi o, peggio, facendogli del male: questo può portare qualsiasi cane a reagire in maniera talvolta pericolosa nei confronti del piccolo individuo a due zampe!. Ci sono poi situazioni in cui la soglia di “sopportazione” dell'animale è ridotta , per esempio se non sta bene, se ha dolore o se è spaventato o particolarmente eccitato.

Cani e bambini non devono mai essere lasciati da soli e questo vale per tutti i bambini e per tutti i cani, anche quelli più docili e mansueti.

I bambini piccoli vanno supervisionati in maniera attiva per evitare che un gesto repentino e imprevedibile del bimbo possa spaventare o far male al cane, innescando possibili reazioni aggressive di difesa. I cani in famiglia sono un elemento importante per la crescita dei nostri figli, ma la mediazione e la supervisione del genitore non devono mai venire meno. I bambini, a loro volta, devono essere educati al rapporto con gli animali.

Se vuoi leggere gli altri articoli: link articoli precedenti.

Torneremo lunedì prossimo con un nuovo argomento.

A cura di Silvana Cavaglià e della Clinica Borgarello

Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed o alla newsletter per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti di TGPET.net.
Lascia un commento per dire cosa ne pensi o per chiedere informazioni.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Rottweiler

Con piacere riportiamo il punto di vista di puppyschool.it sulla razza Rottweiler un cane di tutti ma non per tutti. L'origine di questa razza risale al XIII secolo quando Marco Polo descrisse per la prima volta i mastini del Tibet, da cui discenderebbero i Rottweiler. I mastini del Tibet venivano utilizzati come guardiani degli accampamenti militari dagli antichi Romani: le legioni romane sarebbero giunte, insieme ai mastini, fino in Germania e più precisamente a Rottweil,nel Wurtemberg. In questo luogo i mastini si incrociarono man mano con i cani da bestiame locali, fino a produrre la razza che oggi conosciamo con il nome di Rottweiler. Con il passare del tempo la cittadina di Rottweil crebbe dal punto di vista commerciale; i macellai e gli allevatori notarono l'intelligenza e l'astuzia di questi cani e decisero di iniziare ad addestrarli a condurre i bovini ai mercati. Attorno al 1900 la legge vietò il trasporto del bestiame su strada e dunque il Rottweiler ...

Pseudogravidanza della cagna

DI CHE COSA SI TRATTA La pseudogravidanza della cagna conosciuta anche come pseudociesi o gravidanza isterica è considerata come una condizione fisiologica che può manifestarsi nella cagna dopo 1-2 mesi dalla fine del calore. Il sintomo più eclatante è l’aumento di volume delle mammelle che secernono una sostanza biancastra simile al latte. Spesso la cagna in corso di pseudogravidanza si comporta come se si trovasse nel pieno di una gravidanza vera e propria. Infatti diventa protettiva nei confronti di oggetti inanimati, si isola o cerca l’approvazione del proprietario. LE CAUSE Gli ormoni in questo periodo giocano un ruolo fondamentale. Infatti l’insorgenza della pseudogravidanza è causata dall’improvviso aumento del tasso di prolattina in seguito alla caduta del progesterone. Il progesterone prima prepara il tessuto mammario alla secrezione, mentre la prolattina agisce secondariamente determinando la produzione di latte. Qualsiasi abbassame...

La displasia del gomito e dell’anca

Le patologie scheletriche dell’accrescimento comprendono tutte quelle alterazioni o malattie ossee che si manifestano o si sviluppano nel corso del primo anno di vita del nostro cucciolo. Il periodo si può considerare lievemente variabile a seconda della razza del cane.  Generalmente queste patologie hanno una componente genetica e/o ereditaria, che si trasmette dai genitori ai cuccioli. La parte genetica determina il grado di manifestazione della patologia, vuol dire che il cucciolo può presentare completamente il difetto o può presentarlo solo in piccola parte.  Oltre a questa componente, in molte patologie scheletriche esiste anche una importante componente ambientale, questa influenzerà la manifestazione fenotipica della patologia, cioè potrà aumentare o diminuire l’espressione della componente genetica. Molto complicato, ma cerchiamo di chiarire e  facciamo un esempio con la Displasia dell'Anca del Cane : se un cucciolo, nel suo DNA, ha una componente geneti...