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Lo Scalare

Nome scientifico: Pterophyllum

Nome comune: Scalare

Famiglia: Cichlidae

Luogo di provenienza: Amazzonia e Perù

 

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Caratteristiche ed allevamento: lo Scalare è stato uno dei primi pesci ad essere allevato in acquario. Le specie più conosciute dagli appassionati sono lo pterophyllum scalare, lo pterophyllum altum e lo pterophyllum dumerilii, che si differenziano leggermente tra loro per la forma più o meno triangolare e per qualche macchia di colore. Comune a tutte le specie è la forma discoidale quasi triangolare e le fasce verticali scure. L’acquario destinato al loro allevamento deve essere ampio e bisogna considerare che ogni esemplare necessita di 25 litri d’acqua. Se avete quindi intenzione di allevare due Scalari, dovrete procurarvi un acquario di almeno 50 litri. Vi consiglio di arredare il vostro acquario con una ghiaia di granulometria media, legni di savana o di torbiera e piante grandi e robuste, a foglia larga, utilissime per la riproduzione. Date le sue dimensioni da adulto (può raggiungere un diametro di 25 cm) vi sconsiglio di allevare gli Scalari con pesci di piccole dimensioni, ma abbinarlo piuttosto con pesci grandi e non troppo vivaci. Contrariamente a quanto consigliano alcuni negozianti, sconsiglio di allevarlo, anche da piccolo, con i famosi Neon in quanto, non appena adulto, potrebbe cibarsi dei pesciolini.

Alimentazione: Si alimenta con qualsiasi cibo ma, una volta alla settimana, è preferibile “viziarlo” con larve di zanzara o spinaci surgelati.

 

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Riproduzione: per la riproduzione è necessario acquistare cinque scalari giovani. Dopo qualche mese vedrete formarsi all’interno dell’acquario una coppia, che si isolerà dagli altri Scalari e tenderà a difendere il territorio scelto per la riproduzione. Dopo aver ripulito la zona, la femmina deporrà le uova sulle piante o sul vetro ed il maschio, seguendola, le feconderà. I genitori non abbandonano mai le uova e si preoccupano di ventilarle continuamente e di difenderle. Se però si accorgono di un pericolo, preferiscono mangiarle: è perciò buona norma, in presenza di uova, non introdurre le mani nell’acquario e non avvicinarsi troppo al vetro. La schiusa avviene due giorni e mezzo dopo la deposizione. Appena nate, le larve sono dotate di un grosso sacco vitellino ed i genitori le sistemano in un luogo apposito (tronco, foglia) precedentemente pulito. Dopo cinque giorni, gli avannotti cominciano a nuotare liberamente, sempre scortati e difesi dai genitori. A questo punto tocca a noi alimentarli con artemia salina viva.

Temperatura: 24°-25° (28° - 29° durante la riproduzione)

Valore Gh: 5°-12°

Valore Ph: 6.5 – 7.0

Dimensioni del pesce: 15 cm larghezza; >40 cm altezza

Livello di nuoto: alto e medio

 

A cura di Francesca Martini

 

Puoi trovare il set per la schiusa dei naupli di Artemia, cliccando qui: www.animalstore.it

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