11 Marzo 2011: un terremoto di magnitudo 9 (!) fa’ “tremare” il nord est del Giappone. La scossa, a sua volta, provoca uno tsunami, un’onda alta come un palazzo, che spazza via senza esitazione tutto ciò che incontra, interi villaggi coi suoi abitanti, umani e animali..Sono scene che la più parte di noi ha visto (e avrebbe voluto vedere!) soltanto nei colossal americani e invece è la realtà di un paese in ginocchio, ancora una volta nel corso della sua storia.
L’uomo ci ha messo lo zampino, come sempre: la natura è più forte, dovremmo averlo imparato, ma noi siamo enormemente presuntuosi e non abbiamo esitato a sfidarla….pessima strategia, oserei aggiungere. Adesso sono guai seri, inimmaginabili: lo si legge negli sguardi dei giapponesi , popolo straordinario in quanto a dignità e, si, anche nell’ormai famosa foto del panda che, terrorizzato, abbraccia le gambe del custode del parco…come glie lo spieghi, allora, che il mondo conosciuto fino ad un istante prima, con tutti i suoi riferimenti, la quotidianità (di cui spesso ognuno di noi si lamenta!) e le abitudini, non esiste più. Come glie lo spieghi che ciò che è rimasto, macerie sotto cui ancora si cercano persone disperse, e chi è sopravvissuto non soltanto deve riiniziare da capo, ma ha una nuova minaccia, più devastante ancora, da dover affrontare, quella nucleare..
Chi glie lo spiega?…Chi me lo spiega?…
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